Esistono rimedi naturali contro lo stress?
Che cos’è lo stress? Quando l’organismo umano deve affrontare un cambiamento (sia esso positivo o negativo), procura l’energia necessaria tramite un processo naturale che può essere paragonato a una sorta di “reazione di adattamento”. Il nostro sistema nervoso, nel ricevere segnali dall’esterno, attiva le ghiandole surrenali che a loro volta secernono in tutto il corpo gli ormoni dello stress: adrenalina, cortisolo e noradrenalina. Lo stress è quindi una naturale risposta dell’organismo a un cambiamento ed è utile perché favorisce l’adattamento della persona agli avvenimenti improvvisi.
Come visto, lo stress è qualcosa di naturale che ognuno vive nella propria quotidianità e che consente di trovare nuove risorse. Nel senso comune viene, tuttavia, percepito come una cosa negativa perché il termine è mutuato dall’ingegneria meccanica: in questo ambito, infatti, per stress s’intendono le sollecitazioni a cui viene sottoposto un metallo che potrebbero portarlo anche alla rottura. Ciò che è allora importante è il livello dello stress: oltre un determinato valore, infatti, anche noi possiamo “romperci”.
Quali conseguenze può avere un eccesso di stress?
Se il nostro organismo viene letteralmente sommerso da un insieme di situazioni stressanti, non ha il tempo necessario per adattarsi. Ora, se questa condizione isolata viene a protrarsi nel tempo, che cosa può succedere? I disturbi che vanno a insorgere da un eccesso di stress possono riguardare sia la mente sia il corpo e interessare:
• il sistema circolatorio: dal momento che i vasi sanguigni si restringono, il sangue diventa più denso e coagula, perché il cervello percepisce la situazione di stress come una potenziale aggressione.
• il sistema digestivo: essendo il sangue maggiormente indirizzato verso arti e cuore, viene a ridursi l’attività della digestione, con tutte le conseguenze che comporta.
• il sistema immunitario: per lo stesso motivo di cui sopra e che quindi porta a essere più vulnerabili alle infezioni.
• la respirazione: dal momento che i muscoli necessitano di maggiore ossigeno e quindi il respiro può diventare affannato e faticoso.
• la sudorazione: poiché il corpo, surriscaldandosi, deve produrre sudore per mantenere una temperatura adeguata.
Riguardo allo stress in relazione con il sistema digestivo, è interessante l’articolo de La stampa, secondo cui il primo può altresì ridurre i benefici di una dieta sana: http://www.lastampa.it/2016/09/22/scienza/benessere/cos-lo-stress-riduce-i-benefici-di-una-dieta-sana-vuSV7ssusvSSzHza212YoK/pagina.html.
Infine, altre conseguenze possono essere mal di testa, insonnia, irritabilità e, in particolare, affaticamento.
Come gestire lo stress?
Esistono alcune strategie per gestire questa condizione e, soprattutto, per prevenirne in parte l’insorgenza. Innanzitutto, è importante – non solo per lo stress – mantenere un’alimentazione equilibrata che consenta di avere un insieme di sostanze e nutritivi che possano fungere da riserve energetiche nei momenti di maggiore difficoltà. In secondo luogo, sarà fondamentale destinare un certo numero di ore – né troppe né troppo poche – al sonno e dedicare un po’ di tempo (anche solo dieci minuti al giorno) ad attività fisiche, siano esse sportive o semplici camminate rigeneranti.
Ma dal momento che lo stress modifica i ritmi della respirazione e aumenta la rigidità muscolare, potrebbero rivelarsi utili alcune tecniche di rilassamento che consentano di allentare tensione ai primi segnali.
Valeriana versus stress
Anche le piante possono rivelarsi utili nella gestione dello stress; una delle più utilizzate è la Valeriana, il cui impiego risale ai tempi dell’antica Grecia e di Roma: benché non sia ancora chiaro quale sia il meccanismo d’azione di quest’erba, «alcuni studi documentano un’attività di stimolo del GABA (acido gamma amino butirrico), principale neurotrasmettitore inibitorio, tranquillizzante, del cervello; altri studi invece ipotizzano che la pianta abbia un’azione sui recettori per la serotonina, neurotrasmettitore legato al buon umore e alla tranquillità» (F. Bottaccioli, A. Carosella, Mente inquieta, stress, asia e depressione, Milano 2011). La Valeriana è una delle piante medicinali più studiate e le sue proprietà sedative e rilassanti sono ampiamente riconosciute. Grazie ai suoi principi attivi (acidi valerenici) «facilita il sonno e ne migliora la qualità» inoltre la sua azione «di rilassamento sulla muscolatura gastrointestinale è utile nel colon irritabile, nella colite spastica e in generale nelle turbe intestinali d’origine psicosomatica» (F. Perugini Billi, Manuale di fitoterapia, Azzano San Paolo 2004).
Curioso è, infine, una qualità della Valeriana che, insieme a erbe quali Iperico e Passiflora contrasterebbe l’astinenza dal fumo. L’azione calmante dell’erba potrebbe infatti contrastare lo stato di agitazione legato alla carenza di nicotina, come si legge in questo contributo pubblicato sul Corriere della Sera: http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/Le_altre_medicine/2006/01_Gennaio/16/ART_fumo_erbe_150106.shtml.
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